Matteo De Longis

La caduta degli “dei delle misure di prevenzione”: il tribunale di Palermo sotto inchiesta

Il 09 settembre 2015 la Procura della Repubblica di Caltanissetta ha diramato la seguente nota:

“Su disposizione della Procura della Repubblica di Caltanissetta militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo, in alcuni casi con la diretta partecipazione dei magistrati titolari del relativo procedimento penale, hanno eseguito ordini di esibizione nonché decreti di perquisizione e sequestro in data 9 settembre 2015.

Questi atti istruttori sono stati compiuti per acquisire elementi di riscontro in ordine a fatti di corruzione, induzione, abuso d’ufficio, nonché delitti a questi strumentalmente o finalisticamente connessi, compiuti dalla Presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo nell’applicazione delle norme relative alla gestione dei patrimoni sottoposti a sequestro di prevenzione, con il concorso di amministratori giudiziari e di propri familiari.”

La gestione dei beni sequestrati e confiscati attraverso le misure di prevenzione patrimoniali è stata, da sempre, oggetto di strali da parte della più attenta avvocatura, impegnata nell’evidenziare le criticità di un sistema che, lungi dal ricondurre i beni ablati nel circuito dell’economia legale, si risolve, di fatto, in quella che Pino Maniaci, Direttore di Telejato, definisce la “Mafia dell’Antimafia”.

Di seguito, la sintesi dell’inchiesta – appunto denominata “La Mafia dell’Antimafia” – condotta da Telejato su beni sequestrati e confiscati alla Mafia in Sicilia.

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