Depenalizzazione: la relazione del Massimario della Cassazione
Il 2 febbraio 2016 l’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione ha pubblicato la relazione n. III/1/2016 recante: “Gli interventi di depenalizzazione e di abolitio criminis del 2016: una prima lettura.”
L’intervento a caldo sulle novità legislative introdotte dai d.lgs. n. 7/2016 e 8/2016, propone alcune riflessioni sui punti centrali delle modifiche apportate al codice penale, soffermandosi altresì sulle implicazioni di carattere sistematico delle stesse.
Di seguito, si riporta il sommario della relazione redatta da Molino, Barone, D’Andrea, Guerra; in calce, invece, il link alla versione integrale:
- Introduzione.
- L’intervento di depenalizzazione (D. Lgs. n. 8 del 2016).
- La depenalizzazione “cieca”. – 3.1. L’esclusione dei reati del codice penale. – 3.2. L’intervento sulle fattispecie aggravate. – 3.3. La disciplina delle fattispecie aggravate dalla ripetizione dell’illecito amministrativo. – 3.4. Le tre fasce edittali di sanzioni amministrative pecuniarie.
- La depenalizzazione “nominativa”. – 4.1. Le tre fasce di sanzioni amministrative e le eccezioni.
- I casi di mancato esercizio della delega.
- Le sanzioni accessorie.
- Profili procedimentali dei nuovi illeciti.
- Profili di diritto intertemporale.
- Il rapporto tra depenalizzazione, illecito amministrativo e tenuità del fatto.
- L’intervento di abrogazione (D. Lgs. n. 7 del 2016). – 10.1. L’abrogazione degli artt. 485 e 486 cod. pen. – 10.2. L’abrogazione dell’ingiuria. – 10.3. L’abrogazione degli artt. 627 e 647 cod. pen.. – 10.4. La “riscrittura”
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