Matteo De Longis

Sulla necessaria attualità della pericolosità sociale anche per gli affiliati alle associazioni di cui all’art. 416-bis c.p.

Secondo la più recente giurisprudenza e la più autorevole dottrina – originata, invero, dal Tribunale di Napoli, Sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione con l’emblematico decreto n. 276/2010/A del 20.10.2010, Pres. e Rel. Menditto – l’applicazione delle misure di cui al d.lgs. 159/2011 richiede tre presupposti indefettibili in forza del combinato disposto di cui agli artt. 4 e 6 del citato decreto: Continua a leggere…

Sul contraddittorio endoprocedimentale negli accertamenti a tavolino

In tema di estensione delle garanzie previste nell’ambito del c.d. contraddittorio endoprocedimentale anche agli accertamenti effettuati a tavolino, si deve anzitutto prendere atto che, secondo la giurisprudenza della Corte del Lussemburgo – interprete massimo ed ineludibile in tema di riscossione di tributi armonizzati -, tali prerogative devono dispiegare la loro piena efficacia a prescindere dalle modalità con le quali viene effettuato l’accertamento. Continua a leggere…

Sulla motivazione per relationem dell’avviso di accertamento e sul corrispondente onere di allegazione

Accade sovente che l’avviso di accertamento emesso nei confronti di un contribuente si fondi, in tutto o in parte, sugli accertamenti già effettuati nei confronti di un terzo soggetto; in tali casi, ai fini del corretto e pieno esercizio del diritto di difesa, è pertanto fondamentale avere precisa contezza degli atti compiuti a carico di quest’ultimo. Continua a leggere…

Antimafia, il Consiglio dei Ministri approva lo schema di decreto regolante i compensi degli amministratori giudiziari

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente e del Ministro della giustizia,  ha approvato, in via definitiva il 25.09.2015, uno schema di decreto presidenziale che dà attuazione all’art. 8 del Decreto legislativo n. 14 del 2010 e che stabilisce le modalità di calcolo e di liquidazione dei compensi degli amministratori giudiziari dei beni sottoposti a misure reali di prevenzione. Continua a leggere…

Sentenza Taricco: la Corte di Appello di Milano investe la Consulta ed invoca i “controlimiti” a tutela del principio di legalità in materia penale

A pochi giorni dalla pubblicazione della sentenza CGUE, Causa C-105/14 Taricco ed altri,  la Corte di Appello di Milano II Sez. Penale, con ordinanza nel procedimento n. 6421/14 R.G.A. del 18.09.2015, solleva questione di legittimità costituzionale sulla legge di esecuzione del TFUE, come modificato dall’art. 2 del Trattato di Lisbona, nella parte che impone di applicare la disposizione di cui all’art. 325 §§ 1 e 2 TFUE, dalla quale – nell’interpretazione fornitane dalla Corte di giustizia nella sentenza in data 8.9.2015, causa C-105/14, Taricco – discende l’obbligo per il giudice nazionale di disapplicare gli artt. 160 ultimo comma e 161 secondo comma c.p. in presenza delle circostanze indicate nella sentenza, anche se dalla disapplicazione discendano effetti sfavorevoli per l’imputato, per il prolungamento del termine di prescrizione, in ragione del contrasto di tale norma con l’art. 25, secondo comma, Cost..
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