
Soppressione di Equitalia e definizione agevolata dei carichi iscritti a ruolo: il testo del d.l. 193/2016 pubblicato in G.U.
Di seguito, il testo degli artt. 1 e 6 del decreto legge n. 193 del 22.10.2016 – rubricati rispettivamente “Soppressione di Equitalia” e “Definizione agevolata” – pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 249 del 24.10.2016. Continua a leggere…

Relazione annuale sullo stato del contenzioso tributario
È stata pubblicata nei giorni scorsi la Relazione annuale sullo stato del contenzioso tributario per l’anno 2015. Continua a leggere…

La prima sentenza della Cassazione post Taricco: depositate le motivazioni della sentenza della Terza Sezione che disapplica una prescrizione già maturata in materia di frodi IVA
Francesco Viganò in “Diritto Penale Contemporaneo”, 22.01.2016

Omesso versamento IVA: se non viene superata la soglia, il fatto non sussiste
La III° Sez. Penale della Corte di Cassazione ha statuito, con sentenza n. 3098 del 05.11.2015 dep. 25.01.2016, due principi di particolare interesse. Continua a leggere…

La Procura è obbligata a segnalare all’Agenzia delle Entrate l’eventuale profitto o prezzo del reato
In totale spregio all’attuale dibattito – interno ed internazionale – sull’applicabilità del principio del ne bis in idem in campo penale/tributario, la legge di stabilità 2016 introduce una norma destinata ad acuire il problema, anziché risolverlo. Continua a leggere…

Credito di imposta per l’assunzione di detenuti: il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate
Con Provvedimento n. 153321 del 27 novembre 2015, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha stabilito modalità e termini per la fruizione del credito di imposta destinato alle imprese che assumono soggetti ristretti nella loro libertà personale.
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Sul contraddittorio endoprocedimentale negli accertamenti a tavolino
In tema di estensione delle garanzie previste nell’ambito del c.d. contraddittorio endoprocedimentale anche agli accertamenti effettuati a tavolino, si deve anzitutto prendere atto che, secondo la giurisprudenza della Corte del Lussemburgo – interprete massimo ed ineludibile in tema di riscossione di tributi armonizzati -, tali prerogative devono dispiegare la loro piena efficacia a prescindere dalle modalità con le quali viene effettuato l’accertamento. Continua a leggere…


Corte di Giustizia UE: le operazioni di cambio valuta effettuate in bitcoin sono prestazioni di servizi IVA esenti
Con sentenza del 22.10.2015, resa nella causa C-264/14, Hedqvist, la CGUE ha stabilito che il cambio di valuta tradizionale contro unità della valuta virtuale «bitcoin» e viceversa, effettuate a fronte del pagamento di una somma corrispondente al margine costituito dalla differenza tra, da una parte, il prezzo al quale l’operatore interessato acquista le valute e, dall’altra, il prezzo al quale le vende ai suoi clienti, costituiscono operazioni esenti dall’imposta sul valore aggiunto.

Sulla motivazione per relationem dell’avviso di accertamento e sul corrispondente onere di allegazione
Accade sovente che l’avviso di accertamento emesso nei confronti di un contribuente si fondi, in tutto o in parte, sugli accertamenti già effettuati nei confronti di un terzo soggetto; in tali casi, ai fini del corretto e pieno esercizio del diritto di difesa, è pertanto fondamentale avere precisa contezza degli atti compiuti a carico di quest’ultimo. Continua a leggere…

Sentenza Taricco: la Corte di Appello di Milano investe la Consulta ed invoca i “controlimiti” a tutela del principio di legalità in materia penale
A pochi giorni dalla pubblicazione della sentenza CGUE, Causa C-105/14 Taricco ed altri, la Corte di Appello di Milano II Sez. Penale, con ordinanza nel procedimento n. 6421/14 R.G.A. del 18.09.2015, solleva questione di legittimità costituzionale sulla legge di esecuzione del TFUE, come modificato dall’art. 2 del Trattato di Lisbona, nella parte che impone di applicare la disposizione di cui all’art. 325 §§ 1 e 2 TFUE, dalla quale – nell’interpretazione fornitane dalla Corte di giustizia nella sentenza in data 8.9.2015, causa C-105/14, Taricco – discende l’obbligo per il giudice nazionale di disapplicare gli artt. 160 ultimo comma e 161 secondo comma c.p. in presenza delle circostanze indicate nella sentenza, anche se dalla disapplicazione discendano effetti sfavorevoli per l’imputato, per il prolungamento del termine di prescrizione, in ragione del contrasto di tale norma con l’art. 25, secondo comma, Cost..
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Il nostro sistema tributario all’esame della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo: le questioni ancora aperte
Roma, 22 settembre 2015 ore 14:45 – Aula Giallombardo della Corte di Cassazione: la struttura territoriale di formazione decentrata di Roma – Cassazione, organizza una interessante tavola rotonda su un tema di grandissima attualità e rilevanza. Continua a leggere…

CGUE, sentenza nella causa C-105/14 Ivo Taricco e altri: la prescrizione breve in materia di frode IVA potrebbe ledere gli interessi finanziari dell’Unione Europea
Impedendo, nei casi di frode grave in materia IVA, l’inflizione effettiva e dissuasiva di sanzioni, a causa di un termine complessivo di prescrizione troppo breve, la normativa italiana potrebbe ledere gli interessi finanziari dell’Unione. In un caso del genere, il giudice italiano deve, all’occorrenza, disapplicare il regime della prescrizione complessiva in esame. Continua a leggere…

Schema di decreto legislativo concernente la revisione del sistema sanzionatorio tributario penale
Si riporta, di seguito, il testo integrale dello schema di Decreto Legislativo redatto in attuazione della delega conferita al Governo con legge 11 marzo 2014 n. 23 recante disposizioni per “un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita”. Continua a leggere…

Ne bis in idem ed omesso versamento IVA: il Tribunale di Bologna dubita della legittimità costituzionale dell’art. 649 c.p.p.
Con ordinanza del 21 aprile 2015, il Tribunale di Bologna, Sez. Penale in composizione monocratica, ha rimesso alla Consulta la questione di legittimità costituzionale, per violazione dell’art. 117, primo comma, della Costituzione, in relazione all’art. 4 del Protocollo n. 7 della Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali, dell’art. 649 c.p.p., in relazione all’art. 10- ter d.lgs. 74/2000, nella parte in cui non prevede l’applicabilità della disciplina del divieto di un secondo giudizio al caso in cui all’imputato sia già stata comminata, per il medesimo fatto nell’ambito di un procedimento amministrativo, una sanzione alla quale debba riconoscersi natura penale ai sensi della Convenzione EDU e dei relativi Protocolli.